San Canio, vescovo martire vissuto nel III secolo d.c., è Patrono e  protettore di Acerenza e della sua Arcidiocesi. Il 25 maggio e l'1 Settembre di ogni anno ricorre la sua festività. L''antico altare in pietra, è una specie di sarcofago, sul fondo del quale, si trova il suo pastorale.

Ligneo e nodoso, comunemente chiamato bastone di San Canio, poggia su di un piano accidentato e ruvido. Queste precisazioni sono utili per informare la gente riguardo al movimento spontaneo del bastone, cosa inspiegabile tramite le leggi della fisica. Per ciò, a volte, si trova in fondo all'altare ed è appena visibile all'occhio umano attraverso una torcia elettrica, altre volte, invece, è così vicino alla feritoia tanto da poerlo toccare con i polpastrelli della mano.

In seguito a diversi episodi negativi, la fessura è stata chiusa da una porticina di legno e vetro, aperta solo in occasione della festività del santo.

La tradizione, dal 799, attribuisce il bastone a San Canio e ritiene che esso sia stato portato e riposto in Cattedrale insieme al suo corpo. Nulla vieta che questo fenomeno possa essere, per tutti i credenti, un dono.

Donatella Palo