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IN NOME DEL DIO PALLONE, Acerenza Calcio

Pubblicato il 15 aprile 2022    

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Acerenza Calcio 1934

“ Quello che sia stato il calcio quando era foot-ball, masticato tra sospiri e imprecazioni, non è stato spiegato esattamente da nessuno. Il passato è lastricato di monumenti, quando si tratta di storia; per il calcio non soccorrono che i ricordi dei sopravvissuti o dei nipoti; poi le foto ingiallite d’epoca…..”
(V.Caminiti)

 

E’ probabile che io sia uno dei pochi depositari del racconto della trasferta di questa squadra sul campo del riformatorio di Avigliano (PZ), non è chiaro se per una partita ufficiale, o per una amichevole, sulla data invece ci basiamo sull’anno dello scatto della foto riportato sul retro dell’originale. Siamo nel 1934, quando questi giovani eroi partirono da Acerenza alla volta della cittadina di Emanuele Gianturco a bordo di mezzi non meglio specificati fatta eccezione dell’ultimo tratto, in treno da Avigliano Scalo ad Avigliano Città. Il caro zio, Giuseppe Mancaniello, che visse a Salerno da eterno acheruntino e rammentava col petto in fuori le gesta di quella squadra, fu autore del racconto e componente di quel gruppo, nonché proprietario della foto originale che qui ritrae quell’equipo con soli nove undicesimi. Commosso raccontava: “avevamo una divisa gloriosa e facevamo grandi sacrifici per giocare a pallone. Le trasferte erano dure e non si arrivava mai, i mezzi di allora erano scomodi e si giungeva stanchi al fischio di inizio, ma quel giorno giocammo lo stesso una grande partita e chiudemmo il primo tempo in vantaggio per tre reti a zero”. Nel secondo tempo il fattore campo fu determinante, il terreno di gioco, duro e polveroso non aveva una recinzione e il pubblico di casa iniziò a pressare (e a entrare). L’arbitro, intimidito come noi per placare gli animi fischiò qualche fallo di troppo. Romanzeschi ed eroici, ore e ore di scomodo viaggio per giocare una partita di pallone, era probabilmente una epoca in cui indossare la maglia della squadra della propria città equivaleva prestare servizio militare. Per la misera cronaca la partita finì tre pari. Col tempo è stata smarrita la formazione completa ma alcuni nomi li posso citare, da sinistra verso destra: Nicola Restaino (in ginocchio); Giulio Forenza (in piedi) 1°- non riconosciuto (in piedi); 2° - non riconosciuto (in piedi); Giuseppe Mancaniello in piedi; 3° non riconosciuto (seduto); Candido Panni (probabile); 4° non riconosciuto (in ginocchio); Michele Caramuta (in ginocchio).

" Maxima Fides "

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- Immagini di un luogo antico -

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