Il viaggio inizia

“ Il giorno di Mercurio, 28 di Novembre, il Rev.mo Sig. Arcivescovo dopo essersi alzato e detto l'Ufficio, venne alla Chiesa con rocchetto e mozzetta, associato da più persone e massimamente dall'Arcidiacono, dal Cantore e dal Vicario Don Ferdinando e dal detto Notaio, con molti altri ascoltò la messa e udita questa venne a visitare la cappella di S. Giovanni Battista che è dentro le mura e le pareti della Chiesa Metropolitana, e fatta orazione si alzò, baciò l'altare attraversò il giardino si recò all'ospedale per i poveri e continuando la visita venne alla Cappella di S.Laviero che è situata avanti la porta di detta Cattedrale; entrambe avevano introiti.

- Il giorno di Giove, 29 di Novembre, il Rev.mo Sig. Arcivescovo si alzò, detto l'ufficio con il suo Cappellano, accedette con vesti rocchetto e mozzetta alla chiesa; ivi udita la messa di Don Fabrizio, francescano minore, con l'Arcidiacono, che portava la croce con Don Fazio Lucarella, col Vicario e con molti altri Canonici e laici, insieme al detto Notaio, pervenne a visitare una chiesa con l'invocazione del santo, che è dentro la città che trovò quasi diroccata, con il campanile scoperto, senza campane e con un altare antico e a detto degli assistenti dissero che detta chiesa non aveva introiti. La visita continuò presso le chiese di S. Maria Veteris, S. Michele Arcangelo, Beato Sebastiano e S. Rocco, S. Maria Assunta, Diva Annunziata, S. Maria della Nova, S. Anastasia, S. Sofia, la grotta di S. Bartolomeo, la Cappella di S. Antonio, dove vi sono quattro altari: questa cappella la regge l'Abate Bartolomeo de Rosis e presso la detta cappella c'è l'ospedale e in detta cappella ci sono più immagini descritte e ha una piccola campana; nell'ospedale offrono servizio i coniugi Tomaso di Cancellara e Giovanna di Castromediano.

La visita continuò “ presso la chiesa che sta fuori delle mura di S. Maria dello Stuppo che è retta dal sig. Ferdinando de Girace, chierico acheruntino. Continuando detta Visita pervenne e visitò la Chiesa con l'invocazione di S.M. del Cupo, furi le mura, ha un altare con immagini del crocifisso e della Vergine Gloriosa: ha bisogno di un po' di copertura ed è senza porte, le porte sono dentro e ha gli infradetti introiti. Similmente visitò la chiesa con il titolo di S. Lazzaro e di S. Maria Maddalena, esistente fuori delle mura; ha un cortile e un campanile diroccato, c'è una sacrestia e non ha introiti. …..portando la croce l'Arcidiacono, accedette alle chiese di S. Angelo delle Vigne, S. Marco, S. Donato, S. Pietro, S.Stefano, Beato Leonardo, S. Silvestro, S. Maria casa Lomare, e alla chiesa di S. Martino. 

da: " Visita Pastorale del Cardinale Saraceno1543-1544

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di: Padre Antonio Grillo